Molto spesso gli sciatori danno moltissima importanza alla tecnica e alla preparazione fisica presciistica credendo che non serva null’altro per ottenere soddisfazione dalle proprie sciate, tralasciando erroneamente l’adeguata preparazione dell’attrezzatura.
Un esempio significativo, che rende bene l’idea del grossolano errore, è quello di pensare ad una vettura, magari di grossa cilindrata e alte prestazioni, con gli pneumatici finiti e sbilanciati; oppure al nostro Valentino Rossi con le gomme della sua moto logore…potrebbe forse “piegare” in quel modo?!
Non pretendiamo di piegarci allo stesso modo sugli sci e nemmeno di sciare a livelli eccelsi, ma se a volte facciamo fatica a sciare sul ghiaccio o siamo costretti a spingere in leggera discesa perché la soletta degli sci chiede aiuto, la colpa è solo della nostra negligenza.
Come riconoscere la necessità di una manutenzione:
Ci sono due parti dello sci fondamentali da controllare: le lamine e la soletta.
Un buon metodo per constatare se lo sci è messo bene, è passare il dito sulle lamine e se ci accorgiamo che le stesse sono graffianti e non lisce oppure le sentiamo più tonde che affilate..hanno bisogno di una restaurata! Se non le si portano a rifare, le curve di tipo avanzato su nevi dure risulteranno sbandate anche se tecnicamente ben interpretate, mentre chi è alle prime armi troverà maggior difficoltà nell’approccio allo sci.
Per quanto riguarda la soletta , se questa è graffiata da sassi oppure sbiancata dall’uso prolungato, è necessario aggiustarla e ingrassarla con un’opportuna paraffina di buona qualità, la cosiddetta sciolina. Se lasciamo che la soletta si asciughi sbiancandosi dopo numerose sciate, il rischio che si corre è quello che si subiscano rallentamenti e accelerazioni involontarie alterando quindi la scorrevolezza , in particolare con nevi fresche, ma anche umide e bagnate tipo quelle primaverili, procurandoci degli sforzi eccessivi essendo costretti a spingere per arrivare in fondo. La sciolinatura più efficiente si ottiene sciogliendo la paraffina con un apposito ferro che la scalda a 130°-150° e la fa entrare nei micro-pori della plastica, rendendo la soletta bella lucida da vedere e piacevole da usare.
Ci sono dei piccoli trucchetti che ci permettono di mantenere “in salute” i nostri sci con dei metodi “fai da te” ; mentre per i procedimenti più raffinati è bene affidarsi ai laboratori specializzati o ski center. Quest’ultimi sono dotati di moderne macchine che rettificano la soletta, magari facendo l’impronta con una struttura idonea al periodo, e affilano le lamine permettendo allo sci una tenuta ottimale.
Per ravvivare da noi il filo delle lamine usurate, specie se usate su fondi di una certa durezza, potremmo dotarci di una limetta diamantata che va passata per due/tre volte su ogni lato delle lamine: prima sul lato che combacia con la soletta e poi sul lato di fianco. Il beneficio è immediato!
Per aumentare invece la scorrevolezza “al volo”, magari direttamente in pista, si può strofinare un po’ di sciolina (meglio ancora se liquida!) sulla soletta, questo procedimento mantiene la soletta scorrevole almeno per qualche discesa.
BUONA SCIATA!
E se avete dubbi non esitate a contattarci!
Scritto da: Mario ed Elena, maestri di sci Asiagoneve
Data: 27 Ottobre 2015 Categoria: News